Marzo: il canto della Sirena



Terzo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano e primo nell’antico calendario romano, marzo deve il suo nome al pianeta Marte ( Mars Martis), a cui era dedicato.

In natura assistiamo al concludersi della fase invernale e all' affacciarsi delle prime gemme.

Il segno predominante è quello dei Pesci, ultimo segno della ruota dello zodiaco.
Secondo l'incessante ricorso dei cicli, i Pesci sanciscono la conclusione di un ciclo vitale e annunciano l'inizio del ciclo successivo che comincerà sotto il segno dell'Ariete.

La casa astrologica associata al segno è la numero 12 che rappresenta l'ultimo stadio del cerchio zodiacale.
È chiamata la Casa del "sublime", inteso come ciò che esce dall'ordinario, dal consueto, dallo schema e che non contempla alcuna limitazione.
E' associata all' introspezione, alle intuizioni, alla chiaroveggenza, alle prove materiali e morali.
È la casa delle vite passate e della provenienza karmica; della purificazione e della privazione.

Il numero 12 in numerologia porta questi tipi di vibrazione.
È detto il numero dell'iniziazione, azione che comporta la necessità di disfarsi di desideri, di bisogni e di dipendenze per poter effettuare un salto di coscienza.
Solo per citare alcuni esempi: in antropologia è a 12 anni di età che si effettuano i riti di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta; i discepoli di Gesù erano 12; 12 erano le tribù di Israele ; 12 le fatiche di Ercole.
Il numero 12 traghetta l'uomo da uno stato evolutivo inferiore ad uno stato evolutivo superiore. 


Il glifo del segno dei Pesci è formato dalla stilizzazione di due pesci uniti , ma posizionati in direzione opposta ed è simbolo di due energie in movimento, opposte, ma indissolubilmente legate tra loro da una corda d'argento, come la definisce Alice Bailey
Nel testo "Le Zodiaque", Marcelle Senard sostiene che il pesce di sinistra procede dall'alto verso il basso e simbolizza il movimento d'involuzione dello spirito nella materia, mentre il pesce di destra che si muove dal basso verso l'alto, simbolizza il movimento della materia spiritualizzata che torna al suo principio unico.
Nel ciclo evolutivo dell'uomo, i Pesci rappresentano la trascendenza, la spiritualità, l'integrazione dell'umano col divino, la via che porta alla fusione con l'assoluto.
Indicano il superamento della realtà materiale, la dimensione spirituale, la vita interiore con le sue ombre e le sue luci.

Il simbolo del pesce è presente in svariate tradizioni sacre e mitologiche.
Nella tradizione babilonese troviamo Oannes, l'annunciatore della saggezza a forma di pesce; nei Veda, Vishnu si muta in pesce sacro; il dio Varuna è rappresentato sul dorso di un pesce; il termine Ichtys (pesce in greco), veniva usato come acronimo di "Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore".

Uno dei miti associati ai Pesci è quello della dea siriana Atargatis, assunta nel mito greco col nome di Derceto, secondo quanto narrato da Strabone e da Plinio.
Afrodite, per vendicarsi di un' offesa che le aveva fatto Derceto, le ispira una folle passione per un pastore  (o, secondo una variante, per il dio del fiume Caystros della Lidia).
Derceto rimane incinta, ma rifiuta questa sorte; non vuole accettare una realtà semplice e umana, per cui dopo aver partorito sua figlia Semiramis ( futura regina e fondatrice di Babilonia), la abbandona e si getta in mare. Poseidone, contrariato dal gesto compiuto da Derceto la trasforma in un essere teriomorfo, metà donna, metà pesce.
Derceto inizia la stirpe delle Sirene, recando per sempre nel suo corpo l'immagine degli opposti indissolubilmente legati.
Non solo umana, non solo animale: divina.

Secondo Pitagora, le Sirene sono le Signore degli Intervalli, le custodi delle misure segrete dell'armonia delle sfere che costituiscono la Tetraktis, ossia la figura più sacra per i pitagorici, poichè raffigura l'origine di tutte le cose.
La Tetraktis rappresenta il numero 10; è un triangolo perfetto che contiene il mondo della materia (visibile) ed il mondo del pensiero( invisibile); l'armonia tra i due mondi è tutelata dalle Sirene.

Marzo 2023 vibra proprio con il numero 10/1.
Dopo aver concluso un intero ciclo partito dall'1 e terminato col 9, il numero 10 ci trasporta all'inizio di un nuovo ciclo, la cui novità è frutto di tutto l'apprendimento acquisito nel ciclo precedente.
Il numero 10 viene definito come : lo spirito nato dalla materia.
L'esperienza che porta in essere questo numero potrebbe essere considerata come: una rinascita consapevole
Ma come scritto in precedenza, compito dei Pesci è solo quello di annunciare il ciclo successivo.
Sotto questo segno ci troviamo ancora in una fase ne' carne' ne' pesce.
Sarà verso la fine del mese, a partire dal 20 marzo, data in cui il Sole entrerà nel segno dell'Ariete e ci sarà l'equinozio di primavera, che entreremo nell'energia del 10 e  dell'1 del nuovo inizio.
Fino a quella data stiamo muovendo solo i primi passi; non a caso la parte anatomica associata ai Pesci sono i piedi.
In numerologia, il 10  rappresenta l'energia creativa che si manifesta nella materia. 
Il numero 1 è il numero del leader che agisce nella fisicità e lo 0 è il numero del potenziale creativo; quindi il 10, nel suo talento, rappresenta la capacità di portare nella vita fisica la propria unicità, la propria voce.
La sfida del 10 è quella di sviluppare l'indipendenza, in quanto lo 0 toglie il coraggio all'1 causando problemi di dipendenza.
E' molto probabile che si avverta questa insicurezza durante la prima parte del mese, che ci si senta un po' spaesati, un po' in balia di due energie opposte e contrastanti: una voce spinge verso l'interno e una spinge verso l'esterno.

La parola Sirena deriva dal semitico sir-hen che significa: canto di grazia canto magico.
Il numero 1 ci ricorda il nostro diritto di esistere. Ci insegna a radicarci in noi stessi, poiché siamo esseri integri e completi; ci suggerisce di ascoltare il nostro canto interiore e di farci guidare da esso.  
Non lasciamoci incantare dal canto delle Sirene proveniente dalla seduzione del mondo esterno.
Come Ulisse, ascoltiamo il canto del mondo, perché ne facciamo parte e apprendiamo attraverso di esso, ma leghiamoci saldamente al nostro albero maestro. 

Ci troviamo in un mese di passaggio e di grandi cambiamenti.
Rimaniamo saldi nel nostro radicamento e nella nostra centratura interiore.  
Ascoltiamo il canto della nostra Sirena custode di grazia e di armonia.
Il numero 1 allora troverà lo spazio per farsi avanti e portare il suo canto in azione.

"C'è una voce che
 non usa parole.
Ascolta"

RUMI


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