Ottobre Invictus


Ottavo mese del calendario romano, ottobre, per un breve periodo di tempo prese il nome di invictus, invincibile.
Decimo mese secondo il nostro calendario gregoriano, ottobre vede predominare il segno zodiacale della Bilancia che sancisce l'inizio dell'autunno, in cui inizialmente le ore di luce e di buio si equivalgono, per poi lentamente cedere il passo al prevalere dell'oscurità.

Il glifo di questo segno rappresenta il sole che tramonta, che richiama l'autunno e contemporaneamente rimanda ai due piatti della bilancia, simbolo di equilibrio, armonia e giustizia.

Gli organi del corpo associati alla Bilancia sono i 2 reni, preposti a regolare l'omeostasi, cioè quella condizione fisiologica che consente ad un organismo di mantenere un equilibrio interno, pur al variare delle condizioni esterne.

La bilancia è associata alla casa 7 dello zodiaco, detta anche casa del matrimonio interiore, dell'individualità che si confronta e trova il suo completamento nel rapporto con l'altro; concetti ben espressi nel mito di Amore e Psiche.

Psiche è una giovane donna la cui bellezza viene paragonata a quella della dea Afrodite; questa, offesa, ordina a suo figlio Eros/Amore, di colpire la ragazza con una delle sue frecce, di modo che si innamori dell'uomo più brutto del mondo, ma questi, vedendola, rimane così incantato dalla sua bellezza che si distrae a tal punto da scagliare il dardo sul proprio piede, innamorandosi di lei perdutamente.
Per non suscitare l'ira di Afrodite, Eros rapisce Psiche e la conduce nel suo palazzo, offrendole una vita da regina ad una unica condizione: lei non avrebbe mai potuto conoscere il volto del suo amante.
Le sorelle di Psiche, invidiose della sua buona sorte, insinuano che il suo ricco e passionale amante possa essere un mostro. Ed è in questo momento che Psiche perde il contatto con se stessa, si allontana dal suo sentire interiore, dal suo cuore, per far posto ai dubbi della mente; così una notte attende che Eros si addormenti, accende la lampada ad olio per poterlo guardare, ma rapita dalla visione della sua bellezza, lascia cadere una goccia d'olio sulla pelle di lui, svegliandolo. La promessa è infranta. Eros fugge e abbandona la sua amata.
Afrodite, venuta a conoscenza dell'accaduto, scatena su Psiche la sua ira, costringendola a sottoporsi a  prove difficilissime. E' soltanto durante l'ultima prova in cui Psiche è costretta a scendere negli Inferi, che Eros si muove a pietà e corre in suo aiuto, la conduce sull'Olimpo e la trasforma in dea.
Il mito si conclude con il matrimonio dei due amanti.

E' facile notare come il numero 2, che porta con sé le energie del dubbio e della dualita', sia molto presente nel tema della bilancia e come la sfida sia quella di trovare un equilibrio tra due parti apparentemente opposte.
Nel capitolo 2 del Tao Te Ching, Lao-Tzu afferma : "il saggio vive con apparente dualità e paradossale unità", ossia: nell'apparente dualità coesiste l'unità e gli opposti sono semplicemente giudizi creati dalla mente umana nel mondo della forma.
Le antiche bilance ci insegnano che il punto di equilibro è determinato dal perno situato al di sopra dei due piatti, quindi il bilanciamento non si ottiene situandosi nel mezzo, bensì elevandosi per trovare un punto più alto che trascenda la visione duale e riporti all'unità.

Il mese di ottobre 2022 è supportato energicamente dal numero 16/7.
Il numero 7 rappresenta il punto di equilibrio della fusione tra ciò che si trova sotto, cioè  la nostra parte materiale, fisica e ciò che si trova sopra, cioè quella animica e spirituale; tra il conscio e l'inconscio; tra il maschile e il femminile. Si tratta quindi, di fondere inizialmente tutte le nostre parti e successivamente di trovarne il cuore.
Quella del 7 è una energia che ci spinge in maniera molto forte al cambiamento, quindi potrebbe portarci entusiasmo o al contrario timore, estrema sensibilità, nervosismo, ma anche un senso di perdita d'identità. 
L'energia del 15 dello scorso settembre, ci invitava ad osservare tutti i nostri lati e ad integrarli in modo tale da incarnare la nostra verità e il 6 ci esortava ad aprirci per fare entrare la luce/anima e scegliere la via del cuore. Con l'energia del 16 potremo far crollare tutta la nostra vecchia struttura fatta di credenze, automatismi, attaccamenti e acquisire una grande chiarezza mentale che ci consentirà di manifestare nella nostra vita fisica quella luce ricevuta.
A settembre abbiamo incarnato la nostra verità, adesso possiamo agirla.
Settembre era un mese 9 che portava l'energia della conclusione di un ciclo, ottobre è un mese che vibra con l'energia del 10, che porta un nuovo inizio. 
Il numero 10 nella sfida è caratterizzato dal fatto che lo zero toglie il coraggio all'1 causando problemi di dipendenza, ma che nel talento è energia creativa, unicità ( ricordiamoci della parabola dei 10 talenti). 
La sfida adesso è quella di agire dal centro della nostra verità, che è il nostro cuore, quindi siamo esortati a trovare il cor-aggio di cor agere: di agire dal cuore.
Il contrario del coraggio è la codardia, termine che proviene dall'antico francese couard che significa tenere la coda bassa: quando non abbiamo il coraggio di agire la nostra verità, ci accodiamo agli altri e  diventiamo dipendenti dalle altrui verità.

L'ottobre di quest'anno è accompagnato dall' energia spirituale del 34/7, che ci invita a lasciare che gli eventi facciano il loro corso senza intervenire, azione che implica fiducia nel movimento della grande vita. L'energia karmica, invece, è quella del 43/7, che porta instabilità e mancanza di punti di riferimento, quindi potremmo sentirci disorientati.
Si dice del 7 che ha fede o ha paura. Il cambiamento è in atto, arriverà comunque: se stiamo nella paura ogni tentativo di resistenza e opposizione ci causerà inutile sofferenza, se svilupperemo la fede nel processo, entreremo nell'accoglienza e vivremo al meglio la trasformazione.

Il mio augurio per questo mese è che tutti possano diventare invincibili.
Ma quando diventiamo invincibili?
Quando lasciamo che sia la luce del nostro cuore a guidare la nostra vita.


"Sono il capitano della mia anima"

NELSON MANDELA




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